Tali prove di esperienza, tese a dimostrare le proprie capacità culturali e professionali, saranno simili a quei compiti che lo studente sarà chiamato a svolgere nel mondo del lavoro e nella sua vita di cittadino.
Per fare questo i nostri formatori hanno cambiato il loro modo di valutare passando dal dare un numero che rappresenta una “misura”, al descrivere quanto nel modo di agire lo studente sia stato autonomo, quanto abbia impiegato al meglio tutte le risorse possedute, non solo in termini di conoscenze ed abilità, ma anche di caratteristiche personali: quanto cioè sia diventato “competente”.
Il valutare diventa, nel nostro modo di fare scuola, permettere allo studente ed alla sua famiglia di comprendere quanto è cresciuto nel suo essere adulto e professionista nel lavoro, quanta strada ha già percorso e quanto impegno deve ancora promuovere per raggiungere quella meta professionale e di cittadinanza che si era posto come traguardo quando è stato accolto nel nostro Centro ed ha iniziato a percorrere la sua strada verso il domani del lavoro.