Generosità ed innovazione: a Piove di Sacco la donazione in attrezzature con il progetto I-CARE

Si rafforza il rapporto con le aziende del territorio e migliora la dotazione tecnica nel settore impianti

della nostra sede della Saccisica grazie  Green Box srl del Gruppo Frigel Spa.

Con una piccola ma significativa cerimonia di ringraziamento svoltasi il 18 maggio 2021, la Frigel-Green Box ha donato due termoregolatori alla scuola ENAIP VENETO di Piove di Sacco per consentire ai giovani tecnici della refrigerazione di formarsi con tecnologia innovativa, efficiente e sostenibile.

Conosciamo meglio l'azienda che ha supportato il nostro progetto I-CAREpiove icare1

CHI E' LA FRIGEL - GREEN BOX
Green Box srl nasce nel 1991 a Piove di Sacco (Padova) da tecnici con una vastissima esperienza, e applica la termodinamica industriale progettando e realizzando un'ampia gamma di refrigeratori e termoregolatori per il controllo della temperatura dell'acqua e dei fluidi all'interno dei processi industriali.
Fin da subito tutta la progettazione dei prodotti e focalizzata su tempi oggi importantissimi come: il risparmio energetico, la personalizzazione, l'affidabilità nel tempo, l'elevato rendimento, l'estrema facilità d'uso, un'ottima accessibilità a tutti i componenti, la modularità.
Green Box si distingue anche per la  ricerca e la progettazione con i clienti di soluzioni tagliate sulle loro specifiche esigenze, in un'ottica di piena e costante soddisfazione, con la garanzia di servizi di supporto sia tecnico sia commerciale.
Dal 2019 Frigel Spa acquisisce Green Box srl con la finalità di rafforzare ulteriormente presenza  sul mercato internazionale creando un gruppo da oltre 70 milioni di fatturato, con un’importante marginalità e interessanti prospettive di crescita, pronto ad accogliere le sfide dello scenario competitivo globale.
Frigel è molto più di un produttore di sistemi per il raffreddamento e controllo della temperatura. è un consulente tecnico in grado di identificare la miglior soluzione in termini di performance, efficienza, impatto ambientale e di calcolare il ritorno sull'investimento per ogni singola applicazione.
Il Gruppo FRIGEL si rafforza ancor di più nella progettazione e realizzazione di soluzioni tecniche diventando una industria ancor più efficiente e sostenibile.
La Vision è essere un innovatore globale di soluzioni ingegneristiche di alta performance, sostenibili e di qualità, per il raffreddamento ed il controllo della temperatura nei processi industriali.

L'intervista a Marco Scarin che ci ha descritto, in una lezione con gli studenti e formatori, gli aspetti tecnico-applicativi delle soluzioni Frigel - Green Box.

Abbiamo incontrato il sig. Marco Scarin, tecnico di Frigel ed esperto di impianti di refrigerazione, per farci raccontare la tecnologia e le caratteristiche dei due termoregolatori.

A cosa servono i termoregolatori?

I termoregolatori sono delle macchine che vengono utilizzati soprattutto nello stampaggio di oggetti in plastica (settore materie plastiche).
Nello stampaggio la funzione del termoregolare è di portare in temperatura lo stampo e tenere questa temperatura entro determinati valori in base alla tipologia del prodotto da produrre, con precisione di pochi decimi di grado, ciò significa che a seconda del prodotto da stampare si utilizzano temperature diverse. 
Come sono costituiti i termoregolatori?
Il termoregolatore è costituito da un circuito primario, all'interno del quale ci sono una o più resistenze elettriche con funzione riscaldante, che è quello che viene collegato allo stampo.
Sulla stessa macchina (termoregolatore) è presente anche un circuito secondario detto di raffreddamento che, tramite uno scambiatore di calore, viene attivato se la temperatura del circuito primario dovesse superare la temperatura desiderata (quella di lavoro dello stampo).
Quali tipologie di termoregolatori produce Frigel-greenbox?
Ci sono termoregolatori a circuito aperto che, come fluido x termoregolare lo stampo, possono utilizzare acqua con funzionamento fino ad un massimo di 90°C (oltre non è possibile andare...a 100°C l'acqua bolle), oppure ad olio diatermico (con determinate caratteristiche per il funzionamento ad alte temperature) che possono termoregolare lo stampo fino ad 330°C. Esistono anche termoregolatori a circuito chiuso, ad acqua (e non ad olio, per motivi di sicurezza) detti termoregolatori pressurizzati dove si possono raggiungere temperature di 180°C. L'acqua essendo contenuta all'interno di un circuito chiuso non ha la possibilità di passare allo stato gassoso ed è costretta a rimanere allo stato liquido. Ovviamente quando si cominciano a superare i 90/100°C sale anche la pressione ed è per questo che sulla macchina sono presenti delle valvole di sovrappressione tarate ad un determinato valore, le quali hanno il compito di scaricare la pressione in eccesso, per evitare lo scoppio delle tubazioni.
Il funzionamento del termoregolatore è gestito da un quadro elettrico che gestisce la pompa (in pressione ed in alcuni casi anche in depressione), il riscaldamento (per la termoregolazione dello stampo), il raffreddamento (che viene attivato quando la temperatura al circuito primario e quindi quella dello stampo va oltre al set di lavoro); sui termoregolatori ad acqua viene gestito anche il caricamento automatico del circuito primario con l'impianto e lo stampo.

Nelle foto gli studenti del 3° anno Operatore Elettrico con i professori (Flavio Pozzato e Lorenzo Ghezzo) ed il responsabile della scuola (Enzo Dainese) durante la consegna e posizione nel laboratorio di impianti di refrigerazione e saldobrasatura. piove icare2

Alla Frigel Spa - Green Box srl e ai suoi responsabili con cui siamo in contatto nelle persone di Duccio Dorin amministratore delegato di Frigel Spa e Giuditta Galanti Hr corporate manager, oltre a Marco Scarin esperto tecnico, tutta la nostra riconoscenza per l'importante donazione ai nostri laboratori. Un'impresa che guarda al futuro investe in ricerca ma anche nel capitale più importante: i nostri giovani.

Grazie di cuore da parte degli studenti, dei formatori e di tutto lo staff di ENAIP VENETO.

Per maggiori informazioni e per donazioni al progetto I-CARE cliccare qui.

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